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Caso 1

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I Libretti UNAR (titolo provvisorio)

a cura di Iole Caponata e Anna Pietra Ferraro

Prima delle annotazioni

 


L '  UNAR  (Ufficio Nazionale antidiscriminazione razziale), nel Dicembre del 2012, riceve l 'incarico, dal Ministro del Lavoro con delega alle Pari Opportunità Elsa Fornero, di predisporre un Progetto di "Educazione alla Diversità" per accogliere le raccomandazioni della Strategia del Consiglio d 'Europa   in merito alla lotta alle discriminazioni basate sull'orientamento Sessuale e sull'identità di Genere.  L'incarico viene ufficializzato da un  Protocollo d'intesa  tra il MIUR e le Pari Opportunità il 30 Gennaio 2013.

L'Istituto A.T. Beck viene incaricato dall'Unar di redigere degli opuscoli e di inoltrare il progetto nelle scuole: nascono tre guide destinate,  esclusivamente, ai docenti della scuola primaria e secondaria di I e II Grado composte da:

  • schede informative sui temi dell'identità e dell'orientamento sessuale, dell'omofobia sociale e interiorizzata e del bullismo omofobico;
  • una cassetta degli attrezzi in cui sono presentati una serie di strumenti utili per l'implementazione di una politica di prevenzione e lotta al bullismo;
  • esempi di lezioni da tenere in classe per compensare il coraggio agli studenti di ogni ciclo scolastico la possibilità di comprendere i temi del bullismo, della diversità e dell'omofobia. 

Gli opuscoli non vengono divulgati: saranno inviati, esclusivamente, ai docenti che ne faranno richiesta e scaricabili tramite un download protetto da password.

La prima forte reazione avviene da parte del Presidente dei Vescovi italiani, cardinale Angelo Bagnasco, che addita gli opuscoli come strumenti di indottrinamento della teoria Gender  e  chiede al Governo Renzi di mettere al bando i tre libretti.

Immediata l'adesione alla richiesta da parte del mondo cattolico e delle Associazioni di genitori cattolici cui si aggiungono i senatori Giovanardi, Sacconi, Formigoni, Compagna, Chiavaroli e Bianconi che presentano una  interpellanza Parlamentare per chiedere al Presidente del Consiglio dei Ministri di impedire che le guide possano giungere nelle mani degli insegnanti delle scuole dell'obbligo.

L'Istituto A.T. Beck, alla luce degli eventi, in data 19/02/2014  pubblica una nota chiarificatrice nella quale dichiara, tra l'altro, che "il razionale dell’intervento non è la diffusione di una "teoria gender” ma la prevenzione e la lotta all’omofobia e al bullismo omofobico".

Con una circolare del Ministero dell'Istruzione, nell'Aprile 2014, si blocca la diffusione degli opuscoli "Educare alla diversità una scuola" 

Il viceministro, Maria Cecilia Guerra, sconfessa l'iniziativa dichiarando la perfetta estraneità del Ministero alla vicenda ed invia formale nota di demerito a Marco De Giorgi, il Direttore dell'Unar; il Ministro Giannini assicura che il Ministero proseguirà i progetti contro ogni forma di discriminazione e dichiara: "Bisogna agire in modo laico, non ideologico, rispettando tutte le sensibilità presenti. In questo senso ho intenzione di aprire un confronto il più ampio possibile, aprendo un tavolo con tutte le parti interessate, comprese le associazioni dei genitori e quelle degli studenti. La mia idea è quella di realizzare una larga condivisione sui contenuti e delle strategie di comunicazione".


   

Punti di vista 

 

Il cardinale Angelo Bagnasco, Presidente della Cei, la Conferenza dei Vescovi italiani (LaPresse)

 

 Il Presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco : 

- "E' in atto una strategia persecutoria contro la famiglia, un attacco a destrutturare la persona e quindi destrutturare la Società e metterla in balia di chi è più forte e ha tutto l' interesse a che la gente sia smarrita. Nel torbido il male opera meglio ".

 

-  "In teoria le tre guide hanno lo scopo di sconfiggere bullismo e discriminazione - cosa giusta- in realtà mirano a " istillare "nei bambini preconcetti contro la famiglia, la genitorialità, la fede religiosa, la differenza tra padre e madre .. parole dolcissime che sembrano oggi non solo fuori corso, ma persino imbarazzanti, tanto che si tende ad eliminarle anche dalle carte " .

 

 

- " La lettura ideologica del "Genere" , ha dichiarato Bagnasco, è oggi una "vera dittatura, che vuole appiattire le diversità, omologare tutto fino a trattare l'identità di uomo e donna come pure astrazioni. Viene da chiederci con amarezza se si vuol fare della scuola dei ‘campi di rieducazione’, di ‘indottrinamento’. Ma i genitori hanno ancora il diritto di educare i propri  figli oppure sono stati esautorati? Si è chiesto a loro non solo il parere ma anche l'esplicita autorizzazione ? 

 

Giuseppina La Delfa , Presidente di Famiglie Arcobaleno, spiega : «Dal 2009 esiste un protocollo d’intesa tra MIUR e Pari Opportunità in cui è centrale il ruolo dell’UNAR per la lotta contro le discriminazioni di genere e il bullismo omofobico. Il materiale prodotto dall’UNAR è perfettamente in linea con questi obiettivi, compresi del resto nella “Strategia nazionale per la prevenzione ed il contrasto delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale esull’identità di genere“, resa nota fin da aprile. Non occorre proprio, insomma, un ennesimo momento di “accordo e confronto” per predisporre, e non certo imporre, opuscoli rivolti agli insegnanti e non agli studenti». «Ma ciò che colpisce ulteriormente – prosegue La Delfa – è la campagna denigratoria lanciata da Avvenire, guarda caso, proprio in questi giorni, e sfociata in un’interpellanza parlamentare firmata da Giovanardi, Sacconi, Formigoni e altri senatori»

 

 

 

Gabriele Toccafondi , sottosegretario all'Istruzione  

 

- "Posto che la lotta alla discriminazione, di qualsiasi tipo, è sacrosanta non credo possa però essere confusa con iniziative che con essa hanno poco o nul­la a che vedere e che, invece, mi pare siano un tentativo di indot­trinare i nostri ragazzi rispetto all’ideologia del gender e alle “nuo­ve forme di famiglia”. E, fatto ancora più grave, senza coinvolge­re le rappresentanze dei genitori all’interno della scuola».   

 

- La psicoanalista Simona Argentieri che, peraltro, non ha letto i libretti, dice"I rapidi cambiamenti sociali e la giusta battaglia per i diritti civili sono una eccellente occasione per ripensare l’idea di maschile, femminile e di coppia, come li abbiamo conosciuti”. Poi aggiunge: “Noi adulti, per primi, siamo obbligati a chiederci che cosa pensiamo e che cosa crediamo di sapere dell’omosessualità e della transessualità. Solo attraversando il pregiudizio possiamo ribaltarlo e compiere una reale trasformazione individuale. Che, sommate tra di loro, produrranno un cambiamento culturale collettivo. Se insegniamo principi cui non aderiamo nel profondo trasmetteremo solo ambiguità”

 

  Fabrizio Azzolini, Presidente dell'Age (Associazione italiana genitori)

 

- Dichiara che la teoria Gender «Afferma che la differenza tra i due sessi è solo un pregiudizio, che il maschile e il femminile sono costruzioni sociali e storiche da abbattere. Si insinua l’utopia sottile e pervasiva dell’indifferenziazione sessuale e la presunta uguaglianza tra individui tutti asessuati, cioè astratti...». Non si nasce maschi e femmine, ma «individui che rimandano la propria identità a future scelte». «I sostenitori delgender non si limitano a proporre un’opinione, ma conducono a una nuova educazione, orientano il governo in Italia, in Europa, in Occidente»

 

-  Maria Cristina Mecenero - insegnante

" Mi interesso alla differenza intendo di essere donna, essere uomo – da molti anni, per almeno due motivi. Il primo è che nella mia vita voglio che ci sia libertà. Il secondo: voglio guardare con libertà alle vite delle bambine e dei bambini che incontro da maestra.Il gioco della differenza di essere donne e uomini a questo mondo continua a riformularsi, appena cambiano le condizioni, i confini delle situazioni. Si tratta di riuscire a vedere le trasformazioni nella quotidianità, a partire dalle cose che accadono". 

 

-   Sara Marini - Giornalista 

"I condizionamenti legati al genere sono ancora ben presenti nel sistema educativo italiano e continuano a condizionare sia il rendimento scolastico, sia la scelta dei corsi di studio e delle professioni di maschi e femmine (Gender Differences in Educational Outcomes: Study on the Measures Taken and the Current Situation in Europe 2010)".

 

- Prof. Gianni Vattimo - Filosofo ed europarlamentare

«Sarebbe molto meglio che gli insegnanti di tutte le scuole ricevessero una formazione adeguata sull’omosessualità Il rinvio dei corsi è un terribile errore». «Perché in Italia è ancora necessario affermare, anche davanti agli educatori, che esiste un orientamento sessuale dei singoli che non può e non deve essere modificato culturalmente, o all’interno della famiglia. Perché in Italia esiste ancora una vera e propria repressione che condiziona i giovanissimi che si sentono omosessuali e vorrebbero vivere liberamente».

 

 

I Libretti dell'Istituto A.T. Beck

 

EDUCARE ALLA diversità a scuola - Scuola Primaria

EDUCARE ALLA diversità a scuola - Scuola secondaria di primo grado

EDUCARE ALLA diversità a scuola - Scuola secondaria di secondo grado  

 

Vivalascuola. Il mondo ha Bisogno di Differenza 

Il triste caso dei libretti UNAR per il contrasto al bullismo omofobico nelle scuole 

'Distruggono la famiglia'. Bagnasco contro l'educazione alla diversità nelle scuole 

Lo stop del Ministero agli Opuscoli Unar 

Fiabe sconsigliate ai bambini: è polemica 

Gender a scuola, ecco quelli che non ci stanno

 

 

 

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