Il Caso
Il Comune di Cagliari nel dicembre 2013 con .... l’obiettivo di “ ...contrastare gli stereotipi di genere che producono segregazione e limitano la piena espressione e realizzazione della persona, far riflettere i bambini sulla propria identità di genere e sulle proprie aspirazioni e desideri, far emergere come ogni bambino ha percezione di sé in base alla propria identità di genere”... emana avviso pubblico e relativa manifestazione d’interesse per l’abbattimento degli stereotipi di genere ed alle differenze nelle scuole cittadine”, da realizzarsi in alcune scuole primarie cittadine.
La determinazione del comune precisa che gli obiettivi sono anche quelli di:
- contrastare gli stereotipi di genere che producono segregazione e limitano la piena espressione e realizzazione della persona;
- far riflettere i bambini sulla propria identità di genere e sulle proprie aspirazioni e desideri;
- far emergere come ogni bambino ha percezione di sè in base alla propria identità di genere;
- sensibilizzare per far riconoscere e comprendere i concetti di diversità, pregiudizio e stereotipo nella vita quotidiana e nella cultura diffusa;
- far riflettere sulle discriminazioni e sulla positività della “differenza”;
- promuovere e diffondere la cultura di parità tra insegnanti, famiglie e operatori scolastici coinvolti nel progetto, per attuare un percorso condiviso di decostruzione di logiche discriminanti e di promozione dell’integrazione delle differenze, combattendo le cause fondamentali della discriminazione di genere, degli atti violenti, misogeni ed omofobi.
All'iniziativa si sono presto opposti alcuni genitori come fa sapere Daniele Caruso, vice segretario regionale del La Destra Sardegna. Opposizione all'iniziativa viene manifestata anche
I punti di vista
Daniele Caruso, La Destra Sardegna
Attacca ‘ La Destra’ sostenendo che “se è una forzatura l’ educazione sessuale di giovani menti che al sesso ancora non pensano per natura, inculcargli l’esistenza di ‘generi sessuali’ che tali non sono, è per noi una forma di violenza psicologica che viola l’innocenza dei nostri figli per piegarla a ripugnanti interessi ideologici e propagandistici, con ‘ progetti sperimentali’ sui nostri figli. In attesa di capire se queste voci insistenti siano fondate - spiega Caruso – promettiamo fin da adesso un forte contrasto, con qualsiasi mezzo lecito e idoneo a quella che sarebbe una insopportabile manipolazione della psiche di bambini e ragazzi. E' in atto in tutta Italia un grande progetto di lavaggio del cervello nei confronti dei bambini per "educarli" al nuovo ordine mondiale. Non si spiegherebbe altrimenti l'ossessione di alcuni settori politici e mediatici nei confronti di gay ed similia.
Edoardo Tocco, consigliere comunale di Forza Italia
Interviene il consigliere comunale di Forza Italia Edoardo Tocco: “Trovo assurdo che il Comune di Cagliari imponga la propria politica culturale nelle scuole, senza nessun coinvolgimento delle famiglie, mascherandolo come tentativo di inclusione sociale. Certe risorse andrebbero spese per sostenere le famiglie e permettere alle scuole di tornare ad essere un centro di promozione e di crescita sociale”. Qui
maggiori informazioni.
Mariella Mocci, una cittadina di Cagliari
Con la presente chiedo alle s.v. che si desista dall'insegnare il poco appropriato progetto del gender nelle scuole elementari e materne di Cagliari ...con l'utilizzo dei libri UNAR ovvero ... «Essere gay informed «ritratto dell’individuo omofobo» all’empatia con i gay fino alla teoria delle “nuove famiglie”che insegneranno agli scolari italiani ad essere più moderni dei loro «genitori omofobi». Al fine di non traumatizzare i minori in una età in cui è assai difficile che possano capire fino in fondo quanto prospettato dal progetto... metterei invece i genitori nelle condizioni di poterlo fare nelle mura di casa propria, con più libertà e tatto, e preparando caso mai gli stessi con corsi appropriati ....come già previsto dalle linee guida approvate dal governo monti e da elsa Fornero allora ministro del lavoro con delega alle pari opportunità.
Sotto il generico titolo “educare alla diversità nella scuola”, l’obiettivo è diffondere l’idea che omosessuali si nasce, così come si nasce etero. Per averli basta richiederli al sito dell’istituto Beck che li ha prodotti su incarico DELL’UNAR con l’intento di convincere gli insegnati e quindi gli alunni.
Ritengo altresì, stante i soldi derivano dai cittadini tartassati,che con i soldi stanziati per tale progetto , si potrebbero risolvere molti problemi di disoccupati disperati...migliorare la sicurezza nelle scuole e altro ancora...
Confido, in qualità di sindaco che deve tutelare i suoi cittadini, nella sua disponibilità a riflettere sulle conseguenze che tale progetto potrà avere nel futuro dei minori interessati e a porvi rimedio onde evitare conseguenze maggiori e spiacevoli derivanti da tale iniziativa.
American Psychological Association (2009, 2012)
L’attrazione, i sentimenti e i comportamenti sessuali e romantici verso persone dello stesso sesso sono normali e positive varianti della sessualità umana indipendentemente dall’id entità di orientamento sessuale
Istituto Beck, autore dei libretti UNAR
Le influenze che l’ambiente socio-culturale e religioso può esercitare nel generare omofobia e omofobia interiorizzata, non soltanto sono di pacifica osservazione ma conclusioni a cui pervengono numerosi studi scientifici. L’impatto negativo del conflitto tra omosessualità e religione sulla salute mentale è stato ampiamente dimostrato (Hatzenbuehler, Pachankis, Wolff, 2012; Schuck, Liddle, 2001). Secondo Herek (1984, 1992, 1998) "…maggiore risulta il grado di ignoranza, di conservatorismo politico e sociale, di cieca credenza nei precetti religiosi, maggiore sarà la probabilità che un individuo abbia un’attitudine omofoba”. Harris, Cook, Kashubeck-West (2008) affermano che omosessualità e religione possono andare d’accordo: un più liberale e meno dogmatico rapporto con la religione si accompagna a livelli più bassi di omofobia interiorizzata e a un’identità sessuale più integrata. Hatzenbuehler e collaboratori (2009, 2010, 2012) rilevano come l’incidenza di disturbi psichici e alcolismo sia nettamente superiore tra le persone gay e lesbiche residenti in Paesi dove non esistono leggi specifiche contro le violenze e le discriminazioni omofobiche e/o in contesti dove le organizzazioni religiose sono meno accoglienti.
Il presidente dell'Ordine degli psicologi italiani
Ci ha colpito il tono offensivo e irrispettoso dell’intervento di Mons. Rigon, che ha usato parole quali "estirpare” o "incancrenire”, quasi a gettare una luce oscura sull’omosessualità, avallando, di fatto, una cultura omofobica, purtroppo ancora radicata in una parte autorevole del mondo della Chiesa e nel Paese”.
Commenti in un forum
Quando i gay vengono derisi, emarginati, pestati o uccisi…spendere soldi per educazione, cultura, istruzione...non e' mai sbagliato anzi
10.000 Euro non sono nulla, finiamola! E' per migliorare la qualità della vita di centinaia di persone e cominciare a educarne migliaia. Non è poco
La gente come voi e' la rovina di questa Italia, piccola, gretta, ben pensanti che di notte vanno coi trans e poi li deridono, gente che picchia chiunque sia diverso, per colore di pelle, orientamento sessuale, se figli ne avete, educateli a rispettare tutto e tutti...poi vi lamentate di questa Cagliari degradata, devastata, piena di rifiuti, di monumenti offesi da scritte con gli spray, diventati urinatoi...penso che spendere in "rispetto" per gli altri, per la cosa "di tutti" sia un dovere.
I ragazzi delle scuole medie hanno già assimilato l'omofobia dei genitori e della società. Al contrario è bene insegnare queste cose ai bambini delle elementari. I bambini piccoli non hanno tutti i problemi degli adulti, insegnando loro che certe cose sono normali, tutto acquisirà connotati di normalità per loro.
I bambini sono molto più ricettivi di quanto possano pensare tutti trogloditi del centro destra messo insieme!!! il ruolo delle scuole è quello di formare e quindi educare il futuro dell’Italia…appunto i bambini!!! qualcuno ha scritto che il compito è dei genitori…io già mi immagino che educazione possano dare (riguardo all'omosessualità e compagnia bella) genitori fascisti e omofobi...o semplicemente assenti o disinteressati!!!!
Insegnanti e genitori a volte nascondono questa realtà o ne parlano come se fosse qualcosa di sbagliato e da condannare.
Ci sono genitori omofobi o fascisti che fanno assorbire ai loro figli, che a volte magari sono destinati ad essere gay, la loro mentalità ammorbante.
Questi educatori hanno sulla coscienza tanti ragazzi che, a causa dei loro figli cresciuti nel pregiudizio, vengono tormentati , discriminati o, in alcuni casi, malmenati perché hanno un orientamento sessuale diverso dalla maggioranza delle persone e in alcuni casi questi genitori o educatori hanno sulla coscienza anche i loro stessi figli che si sentono appartenenti al genere opposto o che si scoprono omosessuali e si suicidano o entrano in terribili fasi di depressione profonda perché non si accettano e non vengono accettati.
Approfondimenti
Delibera del Comune di Cagliari
Nota dell'Istituto BECK sul progetto Educare alla diversità
Forum on-line sull'opposizione del centrodestra all'iniziativa
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