Chi educa a temi eticamente sensibili: famiglia vs. scuola
Sviluppata da Francesca Musco
Il ruolo educativo ha alla base la formazione della persona, perciò è interessante notare la diversa idea di “futuro cittadino” che le diverse fazioni politiche intendono realizzare attraverso l’opera educativa.
Come spesso accade per i temi “eticamente sensibili”, la gender education si pone in un discorso educativo più ampio, mettendo in conflitto la funzione educativa della famiglia e quella della scuola.
Scuola e famiglia si ritrovano al centro del discorso ideologico, etico e morale. Da una parte la Chiesa vede il genere come un elemento indiscutibilmente connaturato alla persona e di conseguenza l’educazione al genere diventa una minaccia all’essere e alla famiglia, luogo deputato alla trasmissione di valori morali; dall’altra parte una visione più laica e progressista nega l’orientamento sessuale come stereotipo e lo delinea come scelta personale e consapevole da educare in un contesto scolastico di dialogo, tolleranza ed inclusione.
Cardinale Angelo Bagnasco presidente della CEI: "E' in atto una strategia persecutoria contro la famiglia, un attacco a destrutturare la persona e quindi destrutturare la Società e metterla in balia di chi è più forte e ha tutto l' interesse a che la gente sia smarrita. Nel torbido il male opera meglio ".
"In teoria le tre guide hanno lo scopo di sconfiggere bullismo e discriminazione - cosa giusta- in realtà mirano a " istillare "nei bambini preconcetti contro la famiglia, la genitorialità, la fede religiosa, la differenza tra padre e madre .. parole dolcissime che sembrano oggi non solo fuori corso, ma persino imbarazzanti, tanto che si tende ad eliminarle anche dalle carte " .
"La lettura ideologica del "Genere" , ha dichiarato Bagnasco, è oggi una "vera dittatura, che vuole appiattire le diversità, omologare tutto fino a trattare l'identità di uomo e donna come pure astrazioni. Viene da chiederci con amarezza se si vuol fare della scuola dei ‘campi di rieducazione’, di ‘indottrinamento’. Ma i genitori hanno ancora il diritto di educare i propri figli oppure sono stati esautorati? Si è chiesto a loro non solo il parere ma anche l'esplicita autorizzazione ? (Caso 1)
Gabriele Toccafondi sottosegretario all'istruzione: " Posto che la lotta alla discriminazione, di qualsiasi tipo, è sacrosanta, non credo però possa essere confusa con iniziative che con essa hanno poco o nulla a che vedere e il che, invece, mi pare siano un tentativo di indottrinare i nostri ragazzi all'ideologia del Genere e alle "nuove forme di famiglia" . E, fatto ancora più grave, senza coinvolgere le rappresentanze dei genitori all'interno della scuola ». (Caso 1)
Antonio De Poli parlamentare UDC “diffida” il Comune di Venezia. "Nessuno vuole alimentare le discriminazioni nei confronti dei gay. Apprendo con piacere, fra l'altro, che in una di queste fiabe si raccontano le storie di una bimba epilettica e di un bimbo down. Ritengo semplicemente una scelta azzardata e infelice affrontare i temi eticamente sensibili soprattutto se ci si rivolge ai bambini. (Caso2)
Emma Baumgartner, professoressa ordinaria di Medicina all’Università La Sapienza di Roma: "Le discriminazioni in negativo di tipo sessuale iniziano a tre anni. E’ inutile affrontare questo genere di tematiche dopo, quando si ha la possibilità di farlo nel modo giusto già prima". (Caso 2)
Alessandro Gerosa: "Questa approvazione è un passo importante perché l’Amministrazione Comunale si impegni a diffondere nelle scuole di ogni grado laboratori e in senso più estensivo eventi e iniziative, perché tutt* le/i alunn* nell’età della crescita scolastica possano sviluppare un’identità di genere ed un orientamento sessuale consapevole, Orientamento sessuale consapevole perché l’omofobia e la transfobia, anche tramite bullismo, venga combattuto. Combattere omofobia La nostra speranza è che questa mozione contribuisca a moltiplicare le iniziative che già oggi insegnanti, professori ma anche associazioni del territorio promuovono nelle scuole."
E sulle polemiche con l'opposizione aggiunge: «Di cosa ha paura la Lega Nord? Ha paura di una serie di corti e laboratori, sviluppati con il patrocinio dell’Unione Europea, che aprano una riflessione, adeguatamente all’età dei bambini e ragazzi, sull’omofobia? Ha paura che ai bambini delle elementari possa essere trasmesso un cartone in cui il topo-padre accetta che il topo-figlio faccia il ballerino invece che il pugile, stimolando con dei laboratori delle riflessioni sugli stereotipi di genere? Stimolare riflessioni sugli stereotipi di genere O ha paura che alle medie si faccia vedere un corto su un ragazzo omosessuale che non riesce a comunicarlo alla sua famiglia culturalmente chiusa, stimolando un dibattito in merito? Se ha paura di questo, di far riflettere i nostri ragazzi nel periodo della formazione anche su questi temi, non per “far diventare gay” qualcuno ma perché nessuno debba mai più essere pestato, indotto alla depressione o al suicidio perché lgbtqi (Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transgender ndr), Contro la violenza verso persone ad orientamento sessuale diverso da quello dominante allora fanno bene ad avere paura. Perché le loro idee omofobe saranno presto spazzate via dalla storia, e non ci sarà più spazio per chi predica odio e intolleranza nei confronti dei diversi per propagande becere e di parte». Opposizione al progetto per tornaconto politico
Caso 3
Marcelo Fiaes - portavoce delle famiglie ha attaccato duramente la Giunta, sostenendo che "ignora il diritto dei bambini a vivere un'infanzia sana, lontana dalle pressioni sessiste" Violazione dei diritti dei bambini
Caso 3
Deputato leghista Paolo Grimoldi e il segretario della Lega monzese Federico Arena: «La giunta fa propaganda omo e transessuale sulla pelle dei bambini e volta le spalle alle proteste di genitori e insegnanti, perseguendo un progetto di parte. E' odiosa e intollerabile la propaganda di Sel e Pd sulla pelle dei bambini. Il progetto è propaganda politica; è propaganda a favore dell'omosessualità; è violenza sui bambini Per noi la famiglia è e rimane quella fondata sull'unione tra un uomo e una donna, che non può essere discriminata per interessi di parte, tanto più se di mezzo ci sono i minori" Famiglia solo tra sessi diversi
Caso3
Consigliere monzese di Forza Italia Pierfrancesco Maffè ha dichiarato che il progetto Rainbow "è un progetto diseducativo, che va a snaturare il ruolo della scuola. Progetto che snatura il ruolo della scuola E quello che colpisce ancora di più è che a portare avanti questo attacco al sistema educativo con una mozione pretestuosa e non determinante per la maggioranza siano stati esponenti di sinistra che dichiarano di rappresentare a sinistra i cattolici". Questione che riguarda una minoranza di persone
Caso3
Marco Mori - Presidente Centro d'Iniziativa Gay Milano, che ha coordinato il progetto Ranbow: " è la nostra risposta per aiutare bambini, bambine, ragazze e ragazzi in varie situazioni, sia per l’acquisizione di strumenti utili in futuro a comprendere la natura del proprio orientamento sessuale,Favorire la consapevolezza del proprio orientamento sessuale sia per sensibilizzare bambini e giovani non gay a rispettare, fin da piccoli, le diversità Educare al rispetto della diversità sostenendo inoltre famiglie e insegnanti a scuola e nel contesto domestico."
Associazione Lealtà Azione: "riteniamo che su questioni delicate quali l’educazione alla sessualità e all’affettività i primi educatori devono essere i genitori e gli insegnanti. Esterni non possono educare Proprio per questo rivendichiamo, per questi temi, la libertà di educazione come base fondamentale dell’azione familiare e scolastica. Sotto la maschera della lotta all’omo-transfobia dunque c’è qualcosa di più pericoloso e minaccioso: la saturazione e la distruzione della famiglia e della libertà di educazione” Viene minata la libertà di educazione
Caso 3
Daniele Caruso, La Destra Sardegna
Attacca ‘ La Destra’ sostenendo che “se è una forzatura l’ educazione sessuale di giovani menti che al sesso ancora non pensano per natura, Attenzione forzata ad un tema non sentito inculcargli l’esistenza di ‘generi sessuali’ che tali non sono, I generi sessuali non esistono è per noi una forma di violenza psicologica che viola l’innocenza dei nostri figli per piegarla a ripugnanti interessi ideologici e propagandistici, con ‘ progetti sperimentali’ sui nostri figli. Violenza psicologica a scopo propagandistico In attesa di capire se queste voci insistenti siano fondate - spiega Caruso – promettiamo fin da adesso un forte contrasto, con qualsiasi mezzo lecito e idoneo a quella che sarebbe una insopportabile manipolazione della psiche di bambini e ragazzi.E' in atto in tutta Italia un grande progetto di lavaggio del cervello nei confronti dei bambini per "educarli" al nuovo ordine mondiale.Manipolazione della psiche, lavaggio del cervello Non si spiegherebbe altrimenti l'ossessione di alcuni settori politici e mediatici nei confronti di gay ed similia.
Caso 4
Mariella Mocci, una cittadina di Cagliari
Con la presente chiedo alle s.v. che si desista dall'insegnare il poco appropriato progetto del gender nelle scuole elementari e materne di Cagliari ...con l'utilizzo dei libri UNAR ovvero ... «Essere gay informed «ritratto dell’individuo omofobo» all’empatia con i gay fino alla teoria delle “nuove famiglie”che insegneranno agli scolari italiani ad essere più moderni dei loro «genitori omofobi». Al fine di non traumatizzare i minori in una età in cui è assai difficile che possano capire fino in fondo quanto prospettato dal progetto...Operazione traumatica per i minorimetterei invece i genitori nelle condizioni di poterlo fare nelle mura di casa propria, Compito dei genitori con più libertà e tatto, e preparando caso mai gli stessi con corsi appropriati ....come già previsto dalle linee guida approvate dal governo monti e da Elsa Fornero allora ministro del lavoro con delega alle pari opportunità.
Sotto il generico titolo “educare alla diversità nella scuola”, l’obiettivo è diffondere l’idea che omosessuali si nasce, così come si nasce etero. Per averli basta richiederli al sito dell’istituto Beck che li ha prodotti su incarico DELL’UNAR con l’intento di convincere gli insegnati e quindi gli alunni. Operazione di manipolazione
Caso 4
Commenti in un forum
Quando i gay vengono derisi, emarginati, pestati o uccisi…spendere soldi per educazione, cultura, istruzione...non e' mai sbagliato anzi 10.000 Euro non sono nulla, finiamola! E' per migliorare la qualità della vita di centinaia di persone e cominciare a educarne migliaia. Non è poco Operazione di civiltà educare alla differenze di genere
La gente come voi e' la rovina di questa Italia, piccola, gretta, ben pensanti che di notte vanno coi trans e poi li deridono, gente che picchia chiunque sia diverso, per colore di pelle, orientamento sessuale, se figli ne avete, educateli a rispettare tutto e tutti...poi vi lamentate di questa Cagliari degradata, devastata, piena di rifiuti, di monumenti offesi da scritte con gli spray, diventati urinatoi...penso che spendere in "rispetto" per gli altri, per la cosa "di tutti" sia un dovere. E' questione di rispetto, si deve educare al rispetto
I ragazzi delle scuole medie hanno già assimilato l'omofobia dei genitori e della società. Al contrario è bene insegnare queste cose ai bambini delle elementari. I bambini piccoli non hanno tutti i problemi degli adulti, insegnando loro che certe cose sono normali, tutto acquisirà connotati di normalità per loro.Come l'omofobia si "educa", si può educare al rispetto di tutti gli orientamenti sessuali
I bambini sono molto più ricettivi di quanto possano pensare tutti trogloditi del centro destra messo insieme!!! il ruolo delle scuole è quello di formare e quindi educare il futuro dell’Italia…appunto i bambini!!! qualcuno ha scritto che il compito è dei genitori…io già mi immagino che educazione possano dare (riguardo all'omosessualità e compagnia bella) genitori fascisti e omofobi...o semplicemente assenti o disinteressati!!!! La scuola deve educare, nelle famiglie ci potrebbero non essere gli strumenti adatti e si perpetuerebbe la cultura omofoba tanto diffusa
Insegnanti e genitori a volte nascondono questa realtà o ne parlano come se fosse qualcosa di sbagliato e da condannare. Realtà da ignorare Questi educatori hanno sulla coscienza tanti ragazzi che, a causa dei loro figli cresciuti nel pregiudizio, vengono tormentati , discriminati o, in alcuni casi, malmenati perché hanno un orientamento sessuale diverso dalla maggioranza delle persone e in alcuni casi questi genitori o educatori hanno sulla coscienza anche i loro stessi figli che si sentono appartenenti al genere opposto o che si scoprono omosessuali e si suicidano o entrano in terribili fasi di depressione profonda perché non si accettano e non vengono accettati.La non accettazione della diversità genera drammi personali
Caso 4
"L’obiettivo del progetto, che su scala provinciale si rifà a iniziative europee" spiega il presidente dell' arcigay Alberto Bignardi, è semplice: “Se si impara la tolleranza verso, ad esempio, la transessualità, poi la si applica anche a tutte le altre situazioni. Educare alla tolleranza in tutti i settori E magari i ragazzi comprendono che certe parole che utilizzano con naturalezza sono in realtà offese nei confronti dei loro compagni di scuola, come è accaduto in seguito ad altri incontri a cui abbiamo partecipato. consapevolezza di certe espressioni I genitori nella lettera scrivono che vogliono partecipare: bene, lavoriamo tutti insieme per organizzare un’assemblea condivisa. Dopo quello che è successo per me, ma anche per Vladimir, che ho sentito al telefono, è ancora più importante esserci”.
Caso 5
Il senatore modenese Carlo Giovanardi"Qualcuno forse ha scambiato il liceo classico Muratori di Modena per una sezione del Pd impegnata in un incontro di partito - ha tuonato il parlamentare alfaniano - Ma una scuola pubblica non è una sezione di partito e neppure un luogo di indottrinamento dei giovani: è giusto e opportuno infatti che ogni argomento, anche il più spinoso, possa essere affrontato ma garantendo l'illustrazione di punti di vista differenti". E' una questione politica, si politicizza il tema
Caso5
Il segretario dei Giovani democratici di Modena, l’ex Margherita Federica Di Padova:
«L’assemblea d’istituto sulla transessualità prevista al Liceo Muratori, in cui saranno ospiti, oltre l’ex deputato Vladimir Luxuria, anche Alberto Bignardi, presidente dell’Arcigay e un medico endocrinologo, sarà un’occasione importante per confrontarsi con una realtà delicata e poco conosciuta come quella della transessualità - afferma la Di Padova -. Crediamo che la scuola debba insegnare, oltre alle materie curriculari, anche il rispetto per gli altri, il valore dell’ascolto e l’importanza del dialogo. Compito della scuola educare al rispetto, all'ascolto, al dialogo Per questo motivo, pur rispettandole, non condividiamo le parole del gruppo di genitori che chiede l’annullamento dell’incontro, approvato democraticamente dal Consiglio d’istituto. Nessun tipo di censura può essere accettata su questi temi e nessun tipo di discriminazione può trovare cittadinanza.
Caso 5
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